DEI GIUDICI E DELLE PENE: CORRUZIONE NEL TRIBUNALE FALLIMENTARE

Chiara Schettini, ex giudice fallimentare di Roma arrestata. “Sentenze pilotate”

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PERUGIA – Chiara Schettini, ex giudice fallimentare del Tribunale Roma, è stata arrestata mercoledì mattina su disposizione della Procura di Perugia. Il provvedimento sarebbe legato alla sua attività professionale nella Capitale.

Il giudice, nel frattempo trasferito ad altra sede, è stato raggiunto da una ordinanza di custodia cautelare in carcere. Perquisizioni sarebbero ora in corso da parte dei magistrati perugini a Roma.

La giudice è accusata dai pm di Perugia di essere coinvolta in una “cricca di avvocati e commercialisti che imperversava alla Fallimentare di Roma”. Insieme a lei, iscritti sul registro degli indagati ci sono anche il presidente della sezione che ha adottato la maggior parte delle sentenze finite sotto inchiesta, Fausto Severini, e il giudice a latere Nicola Pannullo.

Il nome della giudice Schettini era balzato agli onori delle cronache alcuni anni fa in merito alla controversa sentenza, da lei firmata, che diede momentaneamente il via libera all’utero in affitto per una donna che non riusciva ad avere figli.

La cricca dei curatori fallimentari, sarebbe secondo l’accusa, di una serie di sentenze pilotate che attraverso la redazione di documenti falsi e scritture notarili con firme “taroccate”, avrebbero lasciato confluire quantità ingenti di denaro su conti correnti bancari in Svizzera e a Cipro, per poi sparire nei paradisi fiscali.

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